Il Biodigestore

La digestione anaerobica è un processo correntemente usato come trattamento di stabilizzazione biologica dei fanghi di supero prodotti nei trattamenti biologici convenzionali, per la depurazione di taluni scarichi liquidi industriali a elevato contenuto di BOD5 (>2.000 mg/l) e per convertire in biogas substrati organici quali biomasse, FORSU, ecc. Rispetto al processo aerobico, la digestione anaerobica presenta una serie di vantaggi, tra i quali la minore produzione di biomassa e il minor consumo energetico.

I vantaggi

I vantaggi dell’opera sono riassumibili dai seguenti punti:
a) Possibilità per i Comuni di conferire ad un impianto più vicino e senza intermediazioni
b) Riduzione della tariffa di trattamento
c) Diminuzione del numero dei siti di stoccaggio intermedio con conseguente riduzione dei fastidi causati da essi
d) Recupero di energia elettrica e termica da fonte rinnovabile
e) Recupero di calore da utilizzare sia nel polo industriale che nelle vicinanze (teleriscaldamento, riscaldamento serre, …)
f) Recupero di un substrato stabile che può essere utilizzata nelle attività agricole come ammendante o nelle operazioni di bonifica.

L'impatto ambientale

La riduzione dell'impatto ambientale sarà conseguita grazie al mancato conferimento presso lo STIR di un rifiuto ad alto contenuto di organico putrescibile, fonte di emissioni maleodoranti, ma anche grazie il trattamento anaerobico della frazione organica consente di recuperare energia termica ed elettrica da fonte totalmente rinnovabile (quindi a emissione negativa di CO2) e materia prima seconda stabile ed inerte.

Le fasi del processo

L’impianto è suddiviso nelle seguenti sezioni: S1: Sezione di ricezione del rifiuto dove esso è sottoposto ad operazioni di tipo meccanico tese a migliorare la qualità e la pulizia. S2: Sezione di digestione anaerobica. S3: Sezione di digestione anaerobica (post-compostaggio). S4: Sezione di stoccaggio, raffinazione e imballaggio del compost. S5: Sezione di trattamento del biogas e combustione nella centrale di co-generazione. S6: Sezione di trattamento di deodorizzazione dell'area e di trattamento dell'acqua. S7: Sezione di scarico e stoccaggio temporaneo dei rifiuti rimossi della FORSU durante la selezione iniziale. S8: Palazzina Uffici, controllo ingresso-uscita, pesa, laboratorio, spogliatoio, mensa.

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Inquadramento Territoriale

L’area di progetto dell’Impianto di Digestione Anaerobica è ubicata in località Spartimento nel Comune di Santa Maria Capua Vetere nella Provincia di Caserta; a Sud Ovest del centro abitato di Santa Maria Capua Vetere lungo la Strada Statale 7 bis; di fronte all’Istituto Penitenziario dell'omonimo Comune.

Il Progetto

L’impianto di Digestione Anaerobica è stato ipotizzato su un'area di circa 20.000 mq secondo la successione con: ingresso; apparato di pesatura; sosta automezzi; ricezione; pretrattamento e selezione; digestione anaerobica; stabilizzazione e maturazione; stoccaggio; lavorazione finale del compost.

Documenti

Il Commissario Straordinario Prof. Arch. Carmine Gambardella, è nominato con DPGRC n. 207/2011, ai sensi del D.L. 196/2010, convertito in L. 1/2011 24.1.2011 e s.m.i., ai fini dell’espletamento delle procedure finalizzate alla realizzazione e gestione, presso lo STIR di S. Maria C.V. , di un impianto di digestione anaerobica.
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